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Compiti e funzioni dell'Autorità di Bacino Distrettuale


In base alle caratteristiche fisico ambientale e gestionali e sulla scorta delle esperienze maturate nei percorsi di pianificazione e di programmazione della risorsa acqua e suolo, in Italia è avvenuto un significativo passaggio in termini di unità di riferimento aggregando le autorità di bacino – nazionali, interregionali e regionali - in 8 autorità di distretto, prima, e successivamente in 7 distretti. (L.221/15).
Ai sensi delle norme su richiamate, le Autorità di bacino distrettuale provvedono:
a) a elaborare il Piano di bacino distrettuale e i relativi stralci, tra cui il piano di gestione del bacino idrografico, previsto dall'articolo 13 della direttiva 2000/60/CE, e il piano di gestione del rischio di alluvioni, previsto dall'articolo 7 della direttiva 2007/60/CE, nonché i programmi di intervento;
b) a esprimere parere sulla coerenza con gli obiettivi del Piano di bacino dei piani e programmi dell'Unione europea, nazionali, regionali e locali relativi alla difesa del suolo, alla lotta alla desertificazione, alla tutela delle acque e alla gestione delle risorse idriche.
Tutti gli atti di indirizzo, coordinamento e pianificazione sono adottati in sede di conferenza istituzionale permanente, convocata, su proposta delle amministrazioni partecipanti, del Ministro dell'Ambiente, dal Segretario Generale.
A tale conferenza partecipano i Presidenti delle Regioni appartenenti al distretto idrografico o gli Assessori dai medesimi delegati, nonché il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, o i Sottosegretari di Stato dagli stessi delegati, il Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e, nei casi in cui siano coinvolti i rispettivi ambiti di competenza, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, o i Sottosegretari di Stato dagli stessi delegati.
L’operatività delle Autorità di bacino Distrettuali, viene normata in Italia con numerosi provvedimenti tra cui la L. 221/15, il DM 24 ottobre 2016, e DPCM 4 aprile 2018; con quest’ultimo, in particolare, viene avviata l’organizzazione generale delle Autorità di Bacino distrettuale, con l’individuazione e il trasferimento delle unità di personale, risorse strumentali e finanziarie e la determinazione della dotazione organica.

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