8 maggio 2023
Stati Generali dell'Acqua
Crisi idrica: disponibilità, tutela e sostenibilità del Bene Acqua
Vera Corbelli: ecco come si affrontano le crisi idriche
Napoli, 6 maggio 2023 - Azioni strutturali e non strutturali per una corretta governance dell’acqua. Sono state al centro dell’intervento di Vera Corbelli - Segretario Generale dell’Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale ma anche Commissario Straordinario di Governo per le 8 dighe dell’area ex E.I.P.L.I. – intervenuta all’evento conclusivo degli Stati Generali dell’Acqua organizzati da Regione Campania presso il Green Med Symposium svoltosi alla Stazione Marittima di Napoli.
“L’Italia è un Paese ricco di acqua ma continuiamo a parlare di crisi idrica in maniera parziale – ha affermato la Corbelli - Le condizioni al contorno rispetto a secoli fa sono cambiate e le idroesigenze, sempre più elevate, e le diverse manifestazioni degli eventi piovosi e gli effetti al suolo impongono un approccio sistemico, organico, interdisciplinare per una gestione oculata del Bene Acqua. Anche il Mezzogiorno è ricco di acqua ma non è omogeneamente allocata e per portare avanti un’azione così complessa non solo occorre la consapevolezza di quello che è il bene ma serve pianificazione, serve un lavoro interdisciplinare e soprattutto è indispensabile lavorare insieme superando i sistemi settoriali”, ha aggiunto Vera Corbelli, geologa che guida uno dei 7 distretti idrografici italiani più estesi e complessi e che comprende 7 regioni fra le quali si muovono circa 800 metri cubi di acqua.
L’Autorità di Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale realizza diversi piani (gestione acque, rischio frane, rischio alluvioni, gestione sistema costiero e sedimenti) e sub piani che sono interconnessi fra di loro, strumenti attraverso i quali sono pianificate e programmate le azioni di cura, difesa e valorizzazione ambientale.
Come si fronteggia la crisi idrica? “Non solo con il monitoraggio costante e continuo dell’acqua – ha spiegato la Corbelli - ma con interventi non strutturali come il controllo e il monitoraggio costante e continuo dell’acqua superficiale e sotterranea, con un aggiornamento del bilancio idrologico, idrogeologico e idrico, con interventi strutturali, con l’efficientamento del sistema dighe, il rifacimento delle reti di distribuzione, l’ottimizzazione delle acque del sistema agricolo, il riuso delle acque reflue e altro - ha spiegato la Corbelli - I modelli di sviluppo adottati fino a oggi non vanno più bene e per l’attuazione di un processo virtuoso della risorsa acqua è necessaria l’azione congiunta di tutti gli Enti, con una visione unitaria del Bene Acqua. Ecco perché non mi stancherò mai di ripetere che occorre lavorare insieme. Servono programmi e azioni condivise sapendo superare egoismi e schemi settoriali."
La Corbelli, in qualità di Commissario Straordinario di Governo per le 8 dighe dell’area ex E.I.P.L.I., ha illustrato i risultati delle azioni pianificate su queste infrastrutture che consentiranno entro il 2026 di recuperare oltre 300 milioni di metri cubi di acqua. Un esempio concreto di come si possa intervenire per prevenire la siccità nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Un’azione che rappresenta un modello replicabile in ogni parte del pianeta.
La Corbelli nel corso del suo intervento ha parlato anche dell’Accordo fra Campania, Puglia e Autorità di Bacino distrettuale per una programmazione a medio e lungo termine inerente il trasferimento delle risorse per la messa in esercizio della galleria Pavoncelli bis con gestione da parte dell’Acquedotto pugliese e il superamento delle criticità della galleria Pavoncelli bis.
Inoltre la Corbelli ha annunciato un evento nazionale a giugno, presso la Reggia di Caserta, per presentare un progetto innovativo unico in Europa realizzato attraverso il PON – Programma Operativo Nazionale/ Legalità - denominato “Sicurezza idrica – Sicurezza sociale “ che interessa il bacino di alimentazione del gruppo sorgivo di Cassano Irpino (AV), sistema fisico di grande rilevanza che consente il trasferimento d’acqua dal territorio campano al territorio pugliese ed è finalizzato a valutare tutti quelli che sono i fenomeni naturali, antropici nonché potenziali fenomeni di illegalità, che possono compromettere lo stato della risorsa, danneggiare la vita umana e i beni esposti compreso il sistema irriguo, il patrimonio culturale/ambientale nonché le attività economiche e porre in essere misure per la tutela, difesa e sicurezza.
DAM – DISTRETTO APPENNINO MERIDIONALE
Il Distretto Idrografico dell’Appennino meridionale è uno dei sette distretti italiani. Comprende sette regioni: Abruzzo, Lazio, Basilicata, Molise, Calabria, Campania e Puglia, 25 Province e 1632 Comuni, 864 Aree Naturali Protette e una popolazione di oltre 13 milioni di abitanti. IL DAM si occupa della gestione, ma soprattutto del governo della risorsa acqua per distretti Idrografici, ossia unità fisiografiche di riferimento nelle quali trova naturale collocazione l’acqua che, in senso lato, comprende la risorsa nel suo habitat naturale, i suoi usi, le sue modifiche ed il complesso sistema di captazione e distribuzione che, spesso, lega intimamente tra loro territori distanti anche centinaia di chilometri come, per esempio, nel caso delle grandi reti di distribuzione che si sviluppano tra il Lazio, il Molise, la Campania , la Puglia, la Basilicata e la Calabria e che mobilitano 850 milioni di mc annui.