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    Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Meridionale

  • 2

    Fiume Volturno (CE)

  • 3

    Lago Barrea (AQ)

  • 4

    Fiume Fibreno (FR)

  • Fiume Ufita (AV)

  • Fiume Garigliano

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Piano Gestione Alluvioni

Piano Gestione Acque

PAI - Modifiche e Varianti

FORUM 30 GIUGNO La consultazione pubblica per il governo del territorio
27 luglio 2021

Caserta -  L'ammodernamento delle reti di adduzione e distribuzione, il completamento degli schemi irrigui e delle opere di interconnessione, ma anche il miglioramento strutturale delle reti deteriorate e il perseguimento di una maggiore efficienza dell'uso dell'acqua in azienda agricola.

Sono solo alcuni esempi delle misure previste e del target nel Piano di Gestione Acque - III ciclo. Il Piano è in fase di consultazione e viene arricchito attraverso i contributi degli stakeholder al fine del completamento ed adozione (dicembre 2021).

L’ultimo evento ad hoc si è tenuto lo scorso 30 giugno e tra i temi di approfondimento ha previsto proprio “L’agricoltura nel processo di governo del territorio”. L’appuntamento si è svolto nell’ambito del percorso attivato dal Distretto dell’Appennino Meridionale DAM INFORMA – III FORUM di informazione, consultazione e partecipazione pubblica correlata ai Progetti di aggiornamento del Piano di Gestione Acque PGA - III ciclo e Piano di Gestione Rischio Alluvioni PGRA - II ciclo.

L’evento è stato aperto dall’intervento del Segretario del Distretto, Vera Corbelli, che ha delineato l’evoluzione dei Piani in parola correlandoli agli altri strumenti di pianificazione e gestione predisposti ed avviati quali quelli sulla Gestione del rischio da frana, Gestione del sistema costiero ed ai progetti specifici tra i quali quelli relativi ai Danni e vulnerabilità del costruito, Cavità, Gestione del rischio a scala di dettaglio e con approcci tecnico-scientifico.

Sono intervenuti: l’Arch. Fausto Marra sul tema dell’agricoltura nel processo di governo del territorio; l’Ingegnere Pasquale Coccaro, che ha tenuto una relazione sull’aggiornamento attività Piano di Gestione Acque – III ciclo e relative osservazione pervenute; il Prof. Ing. Corrado Gisonni è invece intervenuto sul tema della valutazione del rischio idraulico in ambito urbano e l’ingegnere Giacinto Straniero  sull’aggiornamento del PRGA- II ciclo e relative osservazioni allo strumento in parola. 

Il settore agricolo è un utilizzatore di risorsa idrica e come tale potenzialmente potrebbe generare un’alterazione dello stato quali-quantitativo del corpo idrico, sia per il prelievo della risorsa sia per l’inquinamento conseguente all’utilizzo di sostanze eutrofizzanti e di fitofarmaci/pesticidi. Un tema di così rilevanza assume ruolo significativo nell’aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque anche per quella che è la potenzialità e la criticità di un settore strategico, quale quello agricolo, che coinvolge il 48% della superficie italiana, il 62 % delle imprese e pesa circa il 2% di PIL.

“L’uso potabile, l’uso irriguo e l’uso industriale delle acque sono al centro delle attività dei Piani di Gestione delle Acque ed indirettamente a quelle del Piano di gestione Rischio Alluvioni – ha detto il Segretario del Distretto, Vera Corbelli. - L’attività di pianificazione è stata ed è fondamentale per il governo delle risorse e per la gestione del rischio ed, altresì, per non incorrere in infrazioni a livello europeo. L’ Autorità di Bacino ha attivato intese con CREA ed ANBI per dare risposte in termini di gestione dell’acqua nel campo irriguo e per giungere ad un regolamento condiviso con il Ministero della Transizione Ecologica (già Ministero dell’Ambiente) e quello dell’Agricoltura sull’uso dei reflui.

Il Piano di Gestione delle Acque e quello del Rischio Alluvioni utilizzeranno risorse della programmazione finanziaria del FSC e del PNNR per dare una prima attuazione ad una serie di azioni, previste già come misure dei due strumenti in parola, alcune delle quali saranno attivate su aree pilota.

Il Piano di Gestione delle Acque ed il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni sono fortemente connessi e correlati e sempre più vedranno la programmazione ed attuazione di misure “WIN WIN” che danno risposte alle criticità sullo stato e gestione delle acque e gestione del rischio alluvioni. A questa sono altresì strettamente connesse quelle sulla tutela della biodiversità e sulla difesa e salvaguardia dei beni esposti – ha proseguito il segretario del Distretto, Corbelli. La gestione del rischio in ambito urbano è un tema che non ha ancora trovato risposte definitive da parte della comunità scientifica, fortemente impegnata su questo argomento di grandissima attualità, soprattutto negli ultimi decenni, con alluvioni sempre più frequenti e devastanti in termini di impatto socio-economico, specie nelle aree fortemente antropizzate. La disponibilità di metodologie e protocolli codificati per la valutazione del rischio in ambito urbano in seno alla Flood Directive 2007/60/EU, potrebbe rappresentare un ulteriore tassello, assieme ai Piani di Protezione Civile, per dare pieno compimento alla gestione del rischio idraulico”.

I prossimi appuntamenti con DAM INFORMA vedranno l’organizzazione di un FOCUS a settembre e di un FORUM ad ottobre.

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