Pianificazione, programmazione e gestione al centro dei Forum del DAM
Si è svolto lo scorso 30 aprile il secondo Forum organizzato dal Distretto dell’Appennino Meridionale nell’ambito dei processi di consultazione pubblica attivati per giungere alla più ampia ed efficace partecipazione al “Progetto di Piano di Gestione Acque (PGA)” e al “Progetto di Piano di Gestione Rischio Alluvioni (PGRA)”.
Un processo di pianificazione, programmazione, gestione per il quale i tutti gli Enti pubblici, imprese gli enti locali e stakeholder del territorio sono chiamati a fornire il loro contributo di idee e proposte per arrivare a dei Piani di Gestione condivisi ed efficaci.
Il primo Forum di informazione sulle attività̀ relative al PGA (III ciclo) e al PGRA (II ciclo) si è svolto lo scorso 29 gennaio. Contestualmente è stata attivata una area sul sito web dell'Autorità̀ di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, nella quale è consultabile tutto il materiale relativo al processo di pianificazione. Inoltre sono stati attivati ulteriori due canali di comunicazione per raggiungere il più ampio pubblico di interlocutori privilegiati: un canale Linkedin del DAM e un canale YouTube, accessibili anche dal sito istituzionale. In particolare il canale YouTube raccoglierà spunti, riflessioni, testimonianze e suggerimenti sui processi di pianificazione territoriale.
Il secondo FORUM ha approfondito temi alquanto complessi e significativi che spesso non trovano risposte nel breve periodo e il più delle volte richiedono valutazioni con risposte a medio lungo termine. Anche per queste ragioni, tra un FORUM e il successivo vengono trattati specifici argomenti attraverso i FOCUS tematici.
“Lo scopo è quello di ampliare la conoscenza e condividere con i nostri interlocutori dei sub percorsi non solo ai fini del completamento dei piani, ma anche per rafforzare una metodologia di lavoro efficace sulla pianificazione e governo del territorio che tornerà, si spera, utile anche negli anni a venire”, ha spiegato il Segretario Generale del Distretto, Vera Corbelli, aprendo i lavori del secondo FORUM al quale sono intervenuti Pasquale Coccaro, Giacinto Straniero e Luigi Iodice del DAM.
In particolare, per il “Piano di Gestione Acque” è stata trattata: l’evoluzione delle attività inerenti la caratterizzazione ed il monitoraggio dei corpi idrici superficiali, un approfondimento delle pressioni antropiche e degli impatti che si registrano sulle acque sia superficiali che sotterranee, nonché il monitoraggio quali-quantitativo delle acque sotterranee.
Per quanto riguarda invece il “Piano di Gestione Rischio Alluvioni”, nel corso del FORUM, come richiesto da alcune Amministrazioni ed attori sociali, sono state riprese e rappresentate alcune attività relative all’aggiornamento delle mappe di pericolosità e di rischio alluvioni, a partire dalla loro formazione ed il loro rapporto con le carte di pericolosità e rischio contenute nei PAI, Piani Stralcio di Assetto Idrogeologico.
Alla fine delle relazioni “Due argomenti forti emergono da questo incontro – ha aggiunto Vera Corbelli - per le alluvioni, l’organizzazione e l’ottimizzazione delle misure, per le acque gli approfondimenti sullo stato quali-quantitativo e l’ottimizzazione della rete di monitoraggio e la relativa analisi delle pressioni, la valutazione dei bersagli e degli impatti e le risposte che diamo in termini di misure, tema quest’ultimo di grande rilevanza per accompagnare gli Enti locali in termini di programmazione degli interventi. Abbiamo creato, inoltre, un percorso di governance istituzionale per dialogare meglio con gli Enti e ottimizzare le fasi di inerzie istituzionali per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”
Sono già stati svolti due FOCUS tra il primo e secondo FORUM nel corso dei quali è stata focalizzata l’attenzione, tra l’altro, sull’Osservatorio delle risorse idriche, una delle misure più importanti del PGA, sul monitoraggio dello stato quali - quantitativo delle risorse idriche e nel corso del FORUM è stata mostrata l’evoluzione del lavoro realizzato proprio in tema di monitoraggio di queste ultime.
Nei due FOCUS sono stati esplorati anche i temi dell’assetto normativo e la compatibilità idrogeologica, dei contratti di fiume, lago e costa per dare attuazione alle misure previste nei piani, della gestione del demanio idrico, dell’osmosi tra ciclo integrato delle acque e fenomeni alluvionali, del monitoraggio sull’area di crisi ambientale di Taranto, quale esempio di rete di monitoraggio delle acque e del suolo a scala di dettaglio ed in aree ad alta complessità e criticità.
Tra gli argomenti dei prossimi FOCUS: l’analisi economica per uso potabile e irriguo, i grandi trasferimenti idrici di cui il Distretto è fortemente interessato, il deflusso ecologico, la gestione del rischio idraulico negli ambienti fortemente urbanizzati e le coste.
Azioni queste che, insieme ad altre, costituiscono attività di cui al Programma del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione FSC e si configurano come misura dei Piani PGA e PGRA.