Descrizione
Non mettiamoci una pietra sopra!
Intervento dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale
Il giorno 19 giugno 2024 si è svolta a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, una giornata di lavoro avente come tema le problematiche connesse con i tratti fluviali tombati, voluta dal Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci.
All’incontro erano presenti, oltre al Ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il Capo Dipartimento di Casa Italia Luigi Ferrara che hanno aperto i lavori, il Presidente di ISPRA Stefano Laporta, i Segretari Generali delle Autorità di Bacino Distrettuali, il Direttore Centro Italiano Riqualificazione Fluviale Andrea Goltara, il Professore Emerito di Idraulica dell’Università di Padova Luigi D’Alpaos ed il Professore Ordinario di Idraulica dell’Università di Catania Enrico Foti.
Il Segretario Generale del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale Vera Corbelli, dopo i saluti e i ringraziamenti per la programmazione del convegno in parola e dell’utile e necessario confronto su una tematica di grande interesse nell’ambito della gestione del rischio idrogeologico, ha richiamato quanto espresso dai Colleghi Segretari e dall’esigenza rappresentata in merito al censimento e valutazione dei tratti tombati da parte degli Enti Territoriali. Proseguendo, ha illustrato, lo stato d’avanzamento delle strategie di pianificazione poste in essere dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e gli aspetti correlati alla gestione del rischio idrogeologico derivanti da fenomeni naturali (alluvioni e frane).
In particolare, dopo un excursus delle attività in corso, il Segretario Generale ha sottolineato la necessità di affrontare la governance delle risorse acqua e suolo (uso, criticità ed impatti) con un approccio multi-scalare e multidisciplinare integrato sia nella valutazione delle problematiche sia nella predisposizione di progetti integrati di organica sistemazione.
Nella configurazione rappresentata il Segretario Generale ha evidenziato, altresì, le problematiche idrauliche che caratterizzano il Distretto; sottolineando che si tratta di sovente di fenomeni complessi acqua-sedimenti, connessi alla geolitologia, morfologia, idraulica e geotecnica che contraddistinguono l’area distrettuale.
In merito ha richiamato l’attenzione sull’evento di Atrani del 9 settembre 2010 ed ha rappresentato in sintesi le fenomenologie (in termini di pericolosità e rischio) che caratterizzano il Territorio Calabro.
In relazione a quest’ultimo ha mostrato come nell’aggiornamento del PGRA sono state realizzate oltre alle valutazioni idrologiche e idrauliche anche tutte le interferenze del reticolo idrografico con le principali infrastrutture stradali e ferroviarie, i centri abitati, le aree industriali e commerciali, le aree di interesse storico-culturale e paesaggistico-ambientale; analisi e valutazioni corredate da verifiche puntuali su attraversamenti, sottopassi e, appunto, tratti tombati, con l’obiettivo, di pianificare, programmare e progettare i più idonei interventi strutturali e non, atti a ripristinare la migliore officiosità idraulica dei corsi d’acqua e soglie minime di sicurezza sostenibili ed accettabili.
A queste attività il Segretario Generale, oltre a quella relativa all’aggiornamento del Piano di Gestione del Rischio da Frana, ha evidenziato, altresì, il Piano di Gestione dei Sedimenti strettamente connesso non solo alle problematiche relative alle alluvioni, frane e fiumare ma anche al sistema costiero in termini di trasporto solido e di erosione.
Nel concludere la relazione ha richiamato il lavoro che le Autorità di Bacino Distrettuale hanno in corso di attuazione sul territorio nazionale e del ruolo che le stesse svolgono a supporto della Governance Territoriale.