Giornata Internazionale senza sacchetti di plastica – Azioni dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale per il contrasto ai rifiuti plastici

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Data:

16 Settembre 2024

Descrizione

Giornata Internazionale senza sacchetti di plastica – Azioni dell’Autorità di
Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale per il contrasto ai rifiuti
plastici

Nell’ambito delle azioni poste in essere dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e nello specifico per l’aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque e del Piano di Gestione Rischio Alluvioni una crescente attenzione è stata ed è posta sul tema dei rifiuti plastici nei corpi idrici superficiali e alle relative ripercussioni sullo stato ambientale degli stessi ai fini degli obiettivi di qualità posti in coerenza con la Direttiva CE/2000/60.

La Giornata Internazionale senza sacchetti di plastica - 12 settembre - promossa dall’associazione Marine conservation society, richiama l’attenzione su una delle problematiche che compromettono i corpi idrici con conseguenze sulla salute umana e compromissione del ns ecosistema; l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale partecipa attivamente a questa sensibilizzazione attraverso le azioni predisposte d’intesa con il MASE sul tema della contaminazione da rifiuti plastici, al fine di contrastarne le criticità ambientali connesse e darne relative e adeguate comunicazioni.

Il crescente utilizzo di materiale plastico per le attività antropiche nel corso dei decenni passati ha determinato un sensibile incremento del volume dei rifiuti prodotti e della loro permanenza nell’ambiente, anche in considerazione della loro elevata resistenza alla degradazione.

L’inquinamento dovuto ai rifiuti plastici, sia per la categoria delle microplastiche che per quella delle macro-plastiche, interessa oggi diverse matrici ambientali e con tenori sempre crescenti.

Sebbene la maggior parte degli studi e degli interventi di mitigazione dell’inquinamento da rifiuti plastici abbia interessato principalmente gli ambienti marini, occorre rilevare che tali ambienti rappresentano spesso il recapito finale dei rifiuti, mentre un ruolo chiave è assunto dalle acque interne che spesso costituiscono un importante vettore di trasporto verso il mare, con particolare riferimento agli ambienti fluviali.

Diverse sono le attività antropiche che concorrono alla produzione di rifiuti macro-plastici e microplastici nelle acque correnti, dalle differenti attività produttive agli eventi di rilascio accidentale da parte dell’uomo, pertanto al fine di poter orientare interventi di mitigazione degli impatti è necessario poter correlare, con un buon grado di confidenza, la quantità e la tipologia dei rifiuti presenti con le pressioni antropiche che potrebbero averne determinato il rilascio e l’accumulo.

In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 6 della Legge n. 60/2022 “SalvaMare” l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale ha predisposto uno specifico programma di interventi sperimentali in alcuni corsi d'acqua volti alla cattura dei rifiuti galleggianti, finalizzato essenzialmente alla:

  • - realizzazione di barriere per intercettare i rifiuti plastici galleggianti;
  • - caratterizzazione dei rifiuti plastici raccolti e loro correlazione alle pressioni antropiche;
  • - organizzazione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento da rifiuti plastici Comunicazione e sensibilizzazione.

L’attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti plastici, in particolare, sarà orientata alla rimozione dei rifiuti presenti attraverso l’applicazione di tecniche e procedure spesso differenti a seconda che si tratti di rifiuti galleggianti trasportati dalle correnti idriche, fluviali e/o marine, di accumuli di rifiuti adagiati sulle sponde fluviali o sugli arenili delle spiagge, o ancora di rifiuti plastici adagiati sui fondali dei bacini idrici.

Sulla base di specifiche attività di ricognizione condotte, si stanno valutando le aree caratterizzate da maggiori criticità ambientali, in termini di contaminazione da rifiuti plastici, all’interno delle quali procedere all’applicazione e alla sperimentazione di metodologie specifiche di raccolta e classificazione dei rifiuti, tali da poter avere ricadute significative in termini di miglioramento dello stato di qualità ambientale dei corpi idrici e di applicabilità delle stesse metodologie ai diversi contesti idrogeologici che caratterizzano il Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale

Ultimo aggiornamento: 16/09/2024, 16:45

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