Organi istituzionali

Conferenza istituzionale permanente

Ai sensi del comma 1, art. 5 dello Statuto dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, la Conferenza Istituzionale Permanente è l’organo di indirizzo, coordinamento e pianificazione dell’Autorità di bacino.

Ai sensi del comma 4, art. 5, dello Statuto dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e secondo quanto riportato nell’Allegato n.1 – Parte A dello Statuto dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino la composizione della Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità è la seguente:

  • • Ministro dell’ambiente e della tutela del Territorio e del Mare
  • • Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti
  • • Capo del dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri

 E nei casi in cui siano coinvolti i rispettivi ambiti di competenza,

  • • Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
  • • Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo
  • • Regione Lazio
  • • Regione Abruzzo
  • • Regione Molise
  • • Regione Campania
  • • Regione Puglia
  • • Regione Basilicata
  • • Regione Calabria

Ai sensi dell’art. 63, comma 6, del D.lgs. 152/06 la Conferenza Istituzionale Permanente:

  1. 1. adotta criteri e metodi per l’elaborazione del Piano di bacino in conformità agli indirizzi e ai criteri di cui all’articolo 57;
  2. 2. individua tempi e modalità per l’adozione del Piano di bacino, che può articolarsi in piani riferiti a sottobacini o sub-distretti;
  3. 3. determina quali componenti del Piano di bacino costituiscono interesse esclusivo delle singole regioni e quali costituiscono interessi comuni a più regioni;
  4. 4. adotta i provvedimenti necessari per garantire comunque l’elaborazione del Piano di bacino;
  5. 5. adotta il Piano di bacino e i suoi stralci;
  6. 6. controlla l’attuazione dei programmi di intervento sulla base delle relazioni regionali sui progressi realizzati nell’attuazione degli interventi stessi e, in caso di grave ritardo nell’esecuzione di interventi non di competenza statale rispetto ai tempi fissati nel programma, diffida l’amministrazione inadempiente, fissando il termine massimo per l’inizio dei lavori. Decorso infruttuosamente tale termine, all’adozione delle misure necessarie ad assicurare l’avvio dei lavori provvede, in via sostitutiva, il Presidente della regione interessata che, a tal fi ne, può avvalersi degli organi decentrati e periferici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  7. 7. delibera, nel rispetto dei princìpi di differenziazione delle funzioni, di adeguatezza delle risorse per l’espletamento delle funzioni stesse e di sussidiarietà, lo statuto dell’Autorità di bacino in relazione alle specifiche condizioni ed esigenze rappresentate dalle amministrazioni interessate, nonché i bilanci preventivi, i conti consuntivi e le variazioni di bilancio, il regolamento di amministrazione e contabilità, la pianta organica, il piano del fabbisogno del personale e gli atti regolamentari generali, trasmettendoli per l’approvazione al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Ministro dell’economia e delle finanze. Lo statuto è approvato con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Segretario generale

Ai sensi dell’art. 63, comma 7, del D.lgs. 152/06 il Segretario Generale è nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

 Ai sensi del comma 1, art. 6 dello Statuto dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale “Il Segretario Generale ha la rappresentanza legale dell’Autorità ed è responsabile dell’attuazione delle direttive impartite dal Ministro vigilante”.

 Il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale è la Dott.ssa Geol. Vera Corbelli

Conferenza operativa

Ai sensi del comma1, art. 7 dello Statuto dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, la Conferenza Operativa è composta dal Segretario Generale che la presiede e dai rappresentanti delle Amministrazioni presenti nella Conferenza Istituzionale Permanente nominati, in numero massimo di due per ciascuna amministrazione, con decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

La conferenza operativa è composta dai rappresentanti delle amministrazioni presenti nella conferenza istituzionale permanente; è convocata dal segretario generale che la presiede. Possono essere invitati, in funzione consultiva, due rappresentanti delle organizzazioni agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale e un rappresentante dell’ANBI-Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, per i problemi legati alla difesa del suolo e alla gestione delle acque irrigue. Per la partecipazione alla conferenza sono esclusi emolumenti, compensi, gettoni di presenza o rimborsi comunque denominati. La conferenza operativa delibera a maggioranza dei tre quinti dei presenti e può essere integrata, per le attività istruttorie, da esperti appartenenti a enti, istituti e società pubbliche, designati dalla conferenza istituzionale permanente e nominati con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, senza diritto di voto e senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica e nel rispetto del principio di invarianza della spesa. La conferenza operativa esprime parere sugli atti di cui al comma 10, lettera a), ed emana direttive, anche tecniche qualora pertinenti, per lo svolgimento delle attività di cui al comma 10, lettera b).

Segretaria tenico-operativa

Ai sensi del comma 1 parte a) e b), dell’art. 8 dello Statuto dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, la segreteria tecnica operativa provvede a:

a) elaborare il Piano di bacino distrettuale e i relativi stralci, tra cui il piano di gestione del bacino idrografico di cui all’art. 13 della direttiva 2000/60/CE e il piano di gestione del rischio di alluvioni di cui all’art 7 della direttiva 2007/60/CE, nonché i programmi di intervento ai fini dell’adozione in conferenza istituzionale permanente;

b) esprimere parere, anche sulla base delle direttive della conferenza operativa, sulla conformità dei piani e programmi nazionali, regionali e locali in materia di difesa del suolo, lotta alla desertificazione, tutela delle acque e gestione delle risorse idriche, al piano di bacino distrettuale, redatto in coerenza con i piani e i programmi dell’Unione europea.

Ai sensi del comma 2, dell’art. 8 dello Statuto dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, la segreteria tecnica operativa è composta dal personale del ruolo dell’Autorità e dal personale regionale che opera con funzioni distrettuali nelle strutture territoriali ai sensi dell’art. 10.

Collegio dei Revisori dei Conti

Ai sensi del comma 1, dell’art. 9 dello Statuto dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale Il Collegio dei Revisori dei Conti è nominato con decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed è composto da tre membri effettivi e due supplenti. Un componente effettivo ed uno supplente sono designati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze tra i funzionari del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e delle sue articolazioni territoriali. I rimanenti componenti sono rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare iscritti al registro dei revisori contabili ovvero con comprovata capacità giuridico-amministrativa, uno dei quali assume le funzioni di presidente.

Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici

Piano di Gestione Acque ciclo 2021-2027, Dir. Com.2000/60/CE, D.Lgs. 152/06, L. 221/15

L’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, misura cardine a carattere non strutturale all’interno del Programma di Misure del Piano di Gestione delle Acque (II e III Ciclo) del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, nasce, su iniziativa del Ministero dell’Ambiente, con Protocollo istitutivo del 13 luglio 2016 (Accordo Ministero/Autorità di Bacino), come struttura permanente di monitoraggio, di tipo volontario e sussidiario, a supporto del governo integrato dell’acqua, finalizzata alla gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee a livello distrettuale. 

L’Osservatorio, di recente, è divenuto Organo dell’Autorità di bacino distrettuale, ai sensi dell’art 11 del D.L. 14/4/2023, n. 39, cd. Decreto siccità, coordinato con la legge di conversione 13/6/2023, n. 68 (come modificato dal D.L. 15/05/2024, n. 63, art. 11), recante «Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche», che ha modificato il D.Lgs. n. 152/2006 introducendo l’art. 63-bis. Composto dai rappresentanti delle Amministrazioni presenti nella Conferenza Istituzionale Permanente, l’Osservatorio è presieduto e coordinato dal Segretario Generale dell’Autorità di bacino Distrettuale

Scopo dell’Osservatorio è quello di fornire indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in particolar modo in occasione di eventi di siccità e/o di scarsità idrica, nel rispetto degli obiettivi del Piano di Gestione del Distretto Idrografico e del controllo dell’equilibrio del Bilancio Idrico, tenendo altresì in considerazione la Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SNACC).

In particolare, attraverso una costante azione di monitoraggio, l’Osservatorio cura la raccolta, l’aggiornamento e la diffusione dei dati relativi alla disponibilità e all’uso della risorsa idrica nel Distretto Idrografico ed ha i seguenti obiettivi:

  • rafforzare la cooperazione e il dialogo tra i soggetti preposti al governo e alla gestione della risorsa idrica nel territorio distrettuale di riferimento;
  • promuovere l’uso sostenibile della risorsa (in attuazione delle finalità della direttiva 2000/60/CE e degli obiettivi del Piano di gestione delle acque);
  •  mettere in atto le azioni necessarie e possibili sotto il profilo della prevenzione per la gestione proattiva degli eventi siccitosi da parte delle autorità competenti, attesi i mutamenti degli attuali in una prospettiva di cambiamenti climatici;
  • supportare le azioni da intraprendere in caso di dichiarazione dello stato di emergenza dovuta a fenomeni siccitosi.

L’Osservatorio elabora scenari previsionali e formula proposte, anche relative a temporanee limitazioni all’uso delle derivazioni; sulla base degli scenari e delle proposte, il Segretario Generale dell’Autorità di bacino può adottare, con proprio atto, le Misure di Salvaguardia di cui all’articolo 65, commi 7 e 8.

 

A partire dalla sua istituzione nel 2016 ad oggi, l’Osservatorio ha operato ed opera, anche nel nuovo assetto giuridico-istituzionale, perseguendo gli obiettivi di monitoraggio e gestione della risorsa idrica, rafforzando l’azione di collaborazione e concertazione con tutti gli Enti istituzionali competenti; le attività dell’Osservatorio hanno consentito, ad oggi:

  • di valutare in maniera regolare lo stato di severità idrica;
  • di condividere la ripartizione delle risorse idriche disponibili tra comparti di utilizzo diversi per scambi idrici di rilievo interregionale;
  • di individuare ed attuare interventi tesi a mitigare le condizioni di criticità.

 

Gli esiti delle sedute sono stati oggetto di una regolare pubblicazione sul sito istituzionale dell’Autorità, al fine di darne massima diffusione nei confronti degli stakeholders (Bollettini, sintesi tecniche dello scenario di severità idrica a livello distrettuale, presentazioni divulgative) e costituiscono, altresì, oggetto di comunicazione agli Enti interessati.

L’Osservatorio costituisce misura rilevante del Piano di Gestione delle Acque ed è strettamente correlato a tutti gli strumenti di Pianificazione, Programmazione e Gestione a cura dell’Autorità di Bacino, compresi i sub piani ed i progetti specifici a livello Distrettuale.

Inoltre, nell’ambito delle attività di detto Organo, vengono approfonditi temi che costituiscono specifiche Azioni che l’Autorità programma e predispone in base alle risorse economiche disponibili (monitoraggio, attività di cui agli accordi per trasferimenti di risorse idriche, analisi economiche, ecc.).

Infine, in relazione al percorso posto in essere, è in fase di predisposizione un mirato “Piano di Comunicazione” in materia di gestione delle risorse idriche ed attività dell’Osservatorio.

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